Presto, il nuovo voucher per le aziende

Voucher lavoro addio, arriva ‘Presto’

Dal 10 luglio 2017 entrano ufficialmente in vigore i nuovi buoni lavoro per le prestazioni occasionali. Ecco come funzionano sia per i datori che per i lavoratori

Archiviata non senza polemiche l’era dei voucher lavoro, sta per cominciare quella di ‘Presto’: è questo infatti il nome dato al nuovo contratto di lavoro per prestazione occasionale ideato dall’Inps. Tutte le modifiche sono state riportate sulla nuova circolare 107/2017 che mette nero su bianco le norme previste dal decreto legge voluto dal governo per sostituire in maniera definitiva i voucher utilizzati fino al 2016.

Il nuovo contratto entrerà in vigore a partire dal 10 luglio 2017 sulla piattaforma telematica dell’Inps, ma trattandosi di una procedura nuova per i datori di lavoro saranno anche attivi i servizi di contact center perle piccole aziende o singoli datori di lavoro oppure ancora i lavoratori che vorranno registrarsi lì.

La riforma prevede due diverse forme contrattuali: in primis il libretto famiglia, nel caso in cui il datore di lavoro sia una persona fisica che non esercita impresa o libera professione, e in secundis il contratto di prestazione occasionale, previsto per gli altri datori di lavoro.

Ma quali sono gli importi previsti dal nuovo contratto?

Il libretto dedicato alle famiglie ha un valore massimo di 10 euro per ogni voucher, con 1,65 euro di contributi previdenziali a carico di chi lo utilizza, 0,25 euro come premio Inail e 0,10 per gli oneri gestionali e quindi il netto pagato al lavoratore è di 8 euro invece dei 7,5 del passato.

Nel contratto di prestazione occasionale, dedicato a tutti i soggetti che non sono famiglie e quindi per lavori diversi da quelli di badanza e baby sitting, il compenso minimo orario previsto è di 9 euro ma si dovranno pagare almeno 36 euro (ossia il corrispettivo di quattro ore), anche se quelle effettivamente lavorate saranno meno.

Ai 9 euro si deve aggiungere il 33% di contribuzione Inps (pari a 2,97 euro)e il 3,5% di premio Inail (3,2 euro) per un totale di 12,29 euro. A questo totale si applica inoltre l’1% di oneri di gestione e quindi il costo totale minimo orario per chi li utilizza è pari a 12,41 euro. In ogni caso il datore potrà riconoscere un importo anche superiore, mentre in agricoltura il minimo è più basso, in base a quanto stabilito dai contratti collettivi.

In base alle nuove regole ogni lavoratore potrà incassare non più di 5mila euro all’anno, con un limite di 2.500 per singolo utilizzatore. Quest’ultimo invece non può erogare più di 5mila euro di compensi all’anno, sommando tutto il personale coinvolto, e questi importi sono riferiti al netto incassato dal lavoratore (quindi senza contributi, premi e commissioni).

Nel decreto legge inoltre è previsto che per studenti Under 25, disoccupati, beneficiari di reddito di inclusione e pensionati gli importi effettivamente erogati siano considerati al 75% del loro valore solo per il limite a carico dell’utilizzatore.

Accesso alla piattaforma telematica di Presto

E ancora, il lavoratore in caso del contratto di prestazione occasionale avrà la possibilità di confermare l’effettiva avvenuta prestazione. Una tutela in più perché l’utilizzatore, dopo aver effettuato la comunicazione preventiva obbligatoria sulla piattaforma Inps, ha comunque la facoltà di revocarla nei tre giorni seguenti a quello del lavoro previsto, nel caso in cui non si sia svolta e questo potrebbe generare abusi.

Così il lavoratore potrà entrare sulla piattaforma e confermare di aver veramente svolto la prestazione, impedendola revoca da parte del committente, oppure se quest’ultimo la revocherà prima della conferma, il lavoratore sarà comunque informato tramite un sms e potrà intervenire per comunicare di aver svolto l’attività, garantendosi di ricevere il compenso che gli spetta.

C’è però un campo nel qual e i vecchi voucher sono ancora per ora validi: è quello del bonus baby sitter alternativo al congedo parentale. Dal 2018 invece per pagare queste prestazioni verrà utilizzato il libretto famiglia.

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    licenziamento, lavoro & mobbing
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